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Il test formula 1 raccontato da Massimo
Leggendo Autosprint diversi anni fa ho letto che si poteva guidare una formula: non credevo ai miei occhi,finalmente il sogno di guidare una macchina da corsa a ruote scoperte si avverava. Fissato la data mi sono presentato sul circuito come si può andare al primo appuntamento con una ragazza che hai sempre sognato e che finalmente accettava di uscire insieme a te.
Difficile dire se era maggiore l´emozione o la tensione, comunque è stato una tragedia... dopo tanti preliminari (briefing, vestizione, scelta della macchina) sono sceso in pista : da solo con una vera formula ,non credevo ai miei occhi. Ero completamente sudato dall´emozione. Nemmeno il tempo di fare un giro è venuto un nubifragio biblico , sono rientrato ai box con l´acqua a metà gambe nell´abitacolo. Prima esperienza finita qui. Sono tornato a casa e sono andato subito a fare un´ora di corsa per scaricare un po’ della quantità industriale di adrenalina che circolava nelle mie vene.
Le esperienze successive sono state molto diverse in quanto ho avuto modo di scaricare tutta la mia emozione in pista. Ho avuto modo di provare varie formule ,però visto anche l´aspetto economico,ho concentrato la mia attenzione sulla formula 3.Siamo arrivati al 13 ottobre 2009. Ho prenotato una giornata intera di prove sulla formula tre compreso l´ausilio di un tecnico per spiegare la telemetria.
La mattina alle 8.30 ero in circuito ,giornata perfetta: freddo e sole .
Ho subito pensato che il motore avrebbe erogato più potenza ,ma ci sarebbe stato il problema della temperatura delle gomme più difficile da raggiungere,quindi dovevo stare attento ai primi giri a non strafare subito. Uscito dai box primo giro di ricognizione del tracciato : come è bello Monza si gira in un parco secolare,le foglie sul circuito che costituiscono un imprevisto sempre in agguato, Lesmo 1, Lesmo2, mi sfilano a fianco gli addetti alla sicurezza che mi danno un senso di tranquillità di fronte ad un possibile errore o avaria meccanica, sottopasso..ingresso variante Ascari... rettilineo , comincio a tirare un po di giri al motore... parabolica.. che curva ! stringe all´inizio e poi via via allarga ...si entra sul rettilineo tiro tutti i giri del motore... si comincia. Prendo un po’ di confidenza con la pista ,l´asfalto mi sembra che abbia abbastanza gomma : la macchina tiene bene, si può andare più forte...finisce il primo turno.
Ai box parlo con Matteo della telemetria e comincia a darmi i primi suggerimenti dove posso allungare la staccata ,lesmo 1 e lesmo 2 posso entrare più veloce, stacca prima il piede dal pedale del freno e fidati della macchina. non è facile cambiare le abitudini alla forza G laterale ,quando cominci ad arrivare a 1.5/ 1.6 credi che sia il limite della macchina, ovviamente non è vero puoi arrivare fino a 2!!!!! boh come faranno i piloti veri a fare queste cose?
Rientro in pista va già meglio stacco dopo....ricordati di non usare il cambio per frenare...pigia più forte che puoi il pedale del freno per 1/1.5 secondi...inserisci le marce...dai gas prima di entrare in curva così la macchina ha più grip...arrivano le due di Lesmo ho staccato il piede dal freno prima di quanto voleva fare la mia persona (mi sono violentato) inaspettatamente la macchina non fa una piega!...porca miseria come tiene !!!.. Rientro ai box e questa volta la telemetria mi premia, le violenze che ho fatto alle mie sensazioni hanno avuto il suo valore: ho abbassato di due secondi il tempo sul giro. Mi scaricano l´ala posteriore ,si cambia le gomme e mi mettono un treno più performante (chissà se è un ´extra prezzo ) riparto: la macchina tiene da paura mi ci vogliono due /tre giri per cominciare a sentirne il limite. Mi sento rilassato ,sono concentratissimo ,non batto nemmeno gli occhi. nonostante che stacco sempre un po’ dopo vedo che c´è ancora del margine: più si pigia sul pedale e più si frena .Poi verrò a sapere che ho esercitato circa 40 bar di pressione sul pedale, quelli veri vanno fino a 60 bar. non ho parole credevo di rompere il pedale del freno. L´ingresso dell´Ascari e della parabolica mi è diventato familiare stacco senza nemmeno guardare i riferimenti a lato pista ,mi viene da sé .Entro in parabolica e vengo sempre di più schiacciato sul fianco della formula (ho fatto mettere un po’ di gommapiuma perché mi era già venuto il livido) ....dai poco angolo di sterzo così la macchina è meno frenata...la velocità di ingresso del rettilineo dei box è fondamentale perché te la porti per tutta la lunghezza del rettilineo...Rientro ai box ...tempone!!!!! non frego terra . adrenalina a mille . la giornata è già finita ,domani si torna al lavoro. per un giorno sono stato "pilota" anch´io.Per prenotazioni clicca Qui
Grazie a tutti
Massimo Bencini
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